Tatuaggio Ornamentale: una forma d’arte riconosciuta dalle Istituzioni Competenti

19 Giugno 2025Category : News

Il tatuaggio ornamentale è un linguaggio artistico raffinato e simbolico, pensato soprattutto per il corpo femminile. Le sue linee eleganti ne slanciano le forme, esaltandone la naturale bellezza e creando un effetto scultoreo. Questo stile si adatta perfettamente a ogni contesto della vita quotidiana: è portabile in ambienti eleganti, professionali o informali, molto più facilmente rispetto ad altri tipi di tatuaggi.

I motivi ornamentali richiamano i tessuti pregiati, gli chandeliers dei lampadari in stile vittoriano, le architetture barocche di Noto. Uno dei massimi rappresentanti di questo stile è Marco Manzo.

Vincitore di 75 premi nazionali e internazionali in alcune delle principali convention del settore, Marco Manzo è inoltre l’autore del primo manifesto del tatuaggio come espressione artistica: un documento dal grande valore culturale, nel quale si rivendica il tatuaggio come vera e propria forma d’arte. In esso viene anche definita l’origine del tatuaggio ornamentale: il corpo femminile non è più un soggetto da rappresentare nell’arte, ma diventa esso stesso forma d’arte, una scultura in movimento, un’incisione eseguita su un nuovo supporto: la pelle.

La donna diventa così portatrice di un messaggio culturale. Si ridefinisce: la donna tatuata da Manzo è una donna libera, emancipata, capace di decidere per sé stessa, ma anche in grado di portare sul proprio corpo la memoria della condizione femminile nelle varie epoche. Persino il ricamo, simbolo in passato della donna relegata alle mura domestiche, diventa — grazie all’arte del tatuaggio — un segno di autoaffermazione e libertà.

Marco Manzo ha lottato a lungo per far riconoscere il tatuaggio come espressione artistica, portandolo in due edizioni della Biennale di Venezia come linguaggio autorevole dell’arte contemporanea. Ha sempre difeso la figura femminile, anche contro il femminicidio, attraverso eventi come una Biennale d’arte dedicata al tema e un’esposizione in corso presso la Chiesa dei Miracoli a Piazza del Popolo, con installazioni pubbliche. Tra queste ricordiamo l’opera permanente presso il Comune di Nemi, un monumento contro la violenza sulle donne.

Recentemente si è tenuta una lectio magistralis sulla sua carriera presso il Metropolitan Museum of Art di New York che ha anche acquisito su donazione di un collezionista provato le provo d’autore di 65 opere (“Lastre”).

Celebri anche le sue partecipazioni al Vittoriano di Roma e alla mostra Tattoo Forever presso il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea.

Lo stile ornamentale di Manzo è dedicato alla donna e ha contribuito in modo sostanziale al riconoscimento del tatuaggio come forma d’arte, portandolo nei musei di arte contemporanea, nelle grandi mostre e persino in strutture ecclesiastiche. Ha innalzato il livello percettivo del tatuaggio nell’immaginario collettivo, conferendogli una nuova autorevolezza in vari contesti.

I lavori più apprezzati di Marco Manzo sono le schiene tatuate di grandi dimensioni, in cui si intrecciano linee sottili con impalpabili trame di pizzo. Nonostante la complessità, restano tatuaggi portabili e raffinati, adatti anche a essere esibiti con abiti eleganti.

  • 0 Comment