Tatuatore Artista: Scopriamo chi è Marco Manzo

3 Luglio 2025Category : News

Marco Manzo è un artista tatuatore riconosciuto dalle istituzioni competenti. Ha il merito di aver portato il tatuaggio nei musei di arte contemporanea, nelle grandi rassegne o mostre, come la Biennale di Venezia, nonché in contesti religiosi.

Per Manzo, un tatuatore-artista non deve essere un’autoaffermazione, ma dev’essere riconosciuto dalle istituzioni competenti, quindi da musei di arte contemporanea, storici, critici e sociologi. Quest’anno, Manzo ha ottenuto grandi soddisfazioni: è in mostra con una importante installazione nella Chiesa dei Miracoli di Piazza del Popolo. In questa occasione, il direttore dell’Ufficio Cultura del Vicariato di Roma ha dichiarato che il tatuaggio è arte a livello sociale. Questa accoglienza da parte della Chiesa verso le opere di un tatuatore rappresenta forse un messaggio di apertura verso un intero mondo che sembrava apparentemente distante. Basti pensare ad alcuni testi sacri che recitano: “Non incidere segni sul tuo corpo”, “Non fare tatuaggi per i defunti” o ancora “Vengo da te con le mie mani tatuate”.

Vale anche la pena ricordare che, a Loreto, i pellegrini venivano tatuati con simboli sacri, e che durante le crociate, i cristiani praticavano tatuaggi. Questa installazione ha dunque portato un chiarimento e una posizione ufficiale da parte della Chiesa.

Un’altra grande soddisfazione si è tenuta al Metropolitan Museum di New York, dove è stata organizzata una lezione sull’artista Marco Manzo, durante la quale è stato ufficialmente riconosciuto l’ingresso del tatuaggio nei ranghi dell’arte contemporanea. Sono state citate le mostre da lui curate che hanno contribuito a questa legittimazione, tra cui:

  • Tattoo Forever

  • La rassegna al Senato della Repubblica sui nuovi linguaggi dell’arte contemporanea nel XXI secolo

Dopo questo evento, è stato invitato ad Art Basel, la fiera-mercato d’arte contemporanea più importante al mondo.

In occasione della lectio magistralis tenutasi al Met di New York, un collezionista privato ha donato al museo 66 prove d’autore della famosa opera Lastre, poi esposta proprio ad Art Basel.

Manzo è autore del primo manifesto del tatuaggio come forma d’arte, il Manifesto del Tatuaggio Ornamentale, presentato alla Biennale di Venezia – Architettura e pubblicato sul catalogo ufficiale del MACRO, il Museo d’Arte Contemporanea di Roma. Questo manifesto è stato anche il testo della sua esposizione al Complesso del Vittoriano a Roma, durante la celebrazione della Scuola di New York, dove Manzo esponeva in concomitanza con Andy Warhol e Jackson Pollock.

Il manifesto è stato inoltre pubblicato in una monografia uscita in occasione di Art Basel Miami.

Marco Manzo è anche autore della Nineteen Tattoo, la prima moto d’arte di BMW, un pezzo unico da collezione presentato come opera d’arte durante un evento di alta moda, accanto alla portantina di Casa Savoia. Mezzi di trasporto che celebrano l’arte nel tempo, accanto a grandi nomi della storia dell’arte antica, moderna e contemporanea come De Chirico, Balla, Fontana, Mitoraj, Guido Reni e molti altri.


Il contributo di Manzo alla professione del tatuatore

Manzo ha sempre lottato non solo per la legittimazione del tatuaggio come forma d’arte, ma anche per elevare la figura professionale del tatuatore e per promuovere un’accettazione sempre più piena delle persone tatuate. Il suo impegno include anche la formazione dei nuovi professionisti, essendo stato il primo docente nei corsi professionali italiani ed europei, contribuendo in modo sostanziale alla crescita di questo settore.

È considerato uno dei massimi esponenti e padre dello stile ornamentale.

Nel suo studio di Roma si eseguono, dal 1992, tutti gli stili di tatuaggio esistenti, sempre nel massimo rispetto dell’igiene e della sicurezza.

 

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