Piercing Capezzolo Roma – Estetica, Funzionalità e Sicurezza

15 Maggio 2025Category : News

Il piercing al capezzolo è tra i più richiesti, soprattutto dal pubblico femminile, sia per motivi estetici che funzionali. In particolare, è sempre più diffusa la pratica del piercing per risolvere il problema del capezzolo introflesso (o “cieco”), una condizione che può creare disagio o difficoltà, e che trova una valida soluzione non invasiva nel piercing stesso.

Piercing al capezzolo: non solo estetica

Tradizionalmente scelto per il suo fascino estetico, il piercing al capezzolo ha assunto negli ultimi anni anche una valenza funzionale, in particolare come rimedio alternativo e non chirurgico al capezzolo introflesso. Molti medici, infatti, consigliano il piercing come trattamento efficace per favorire l’estroflessione naturale del capezzolo, evitando così un intervento medico.

Il risultato è spesso visibile già subito dopo l’applicazione: il capezzolo, una volta forato, tende a mantenere la nuova forma anche nel tempo, anche dopo la rimozione del gioiello. In circa il 95% dei casi, l’effetto si mantiene nel lungo termine.

La procedura: cosa aspettarsi

L’esecuzione del piercing al capezzolo richiede grande esperienza e competenza tecnica, poiché si tratta di una zona delicata. Per questo motivo, non tutti i piercer lo eseguono. La procedura professionale prevede:

  • Utilizzo di ago cannula monouso, aperto davanti al cliente

  • Inserimento iniziale di un gioiello più lungo per gestire il gonfiore post-foratura

  • Sostituzione del gioiello dopo circa 15 giorni con un elemento più corto e aderente

  • Possibilità di utilizzare materiali come teflon o barre in titanio per il massimo comfort

Nel caso di capezzolo introflesso grave, può rendersi necessaria una doppia foratura incrociata, ma nella maggior parte dei casi è sufficiente una sola applicazione.

Guarigione e cura

Contrariamente a quanto si pensa, il piercing al capezzolo può essere eseguito anche in estate: l’acqua di mare e di piscina, se la procedura è stata eseguita correttamente e con materiali biocompatibili, può favorire la guarigione. Tuttavia, è fondamentale non sollecitare la zona durante i primi giorni ed evitare di “giocare” con il piercing, per prevenire infezioni o traumi.

Una delle complicazioni più comuni, l’incarcerazione del gioiello (quando la pelle ingloba una parte del piercing), è facilmente evitabile rivolgendosi a professionisti esperti, che monitorano la guarigione e adattano il gioiello alle esigenze del corpo nel tempo.

Piercing Capezzolo Roma – A chi rivolgersi

Nel panorama romano, è essenziale affidarsi a studi professionali certificati: solo a Roma si stimano oltre 30.000 operatori abusivi, a fronte di circa 1.200 autorizzati. L’esecuzione di un piercing in uno studio non qualificato comporta gravi rischi igienico-sanitari, dalle infezioni alle reazioni allergiche.

Il Tribal Tattoo Studio, fondato da Marco Manzo, è il primo studio di tatuaggi e piercing a Roma Nord, attivo da oltre 30 anni. Manzo è anche docente di igiene, sicurezza sul lavoro e tecniche di tatuaggio e piercing nei corsi professionali riconosciuti, ed è uno dei pochi operatori con esperienza consolidata nel piercing al capezzolo, anche in caso di capezzoli introflessi.

Tutti i materiali utilizzati sono biocompatibili e anallergici, conformi alla normativa UNI EN 1811:2011, e includono acciaio chirurgico di grado medicale, titanio, teflon e bioplastica. I monili possono essere discreti o più visibili, a seconda delle preferenze estetiche del cliente.


Contatta il Tribal Tattoo Studio per una consulenza personalizzata.

  • 0 Comment