Pigmenti Tatuaggi: le nuove norme europee

18 Giugno 2021Category : News

Pigmenti Tatuaggi: le nuove norme europee

pigmenti tatuaggi – Stai per fare un tatuaggio e vorresti saperne di più sui colori che vengono utilizzati?

Sei un tatuatore che si sta documentando per approfondire il tema dei pigmenti e le relative norme di riferimento?

In questo articolo daremo alcune importanti informazioni  per l’esecuzione di un tatuaggio in piena sicurezza anche con rispetto al tema dei pigmenti utilizzati.

Chiediamo a Marco Manzo, tatuatore romano titolare dello storico Tribal Tattoo, quali siano le norme sui pigmenti per tatuaggi dell’Unione Europea:

Va detto che l’UNIONE EUROPEA, già dal 2003 e successivamente nel 2008 con le risoluzioni RESAP ha posto delle normative molto stringenti e chiare, che pongono l’unione stessa all’avanguardia in tema di sicurezza e controllo, con parametri molto severi .
A titolo esemplificativo, tutti i pigmenti per tatuaggi commercializzati nell’UE devono essere corredati  da scheda tecnica in 16 punti (utilizzo, conservazione ecc), e , sulla  bottiglietta da nome del produttore con relativi contatti, numero di lotto e scadenza tutti dati a disposizione dell’utente che desideri farsi un tatuaggio.”

pigmenti tatuaggi

Inoltre, l’Italia attraverso l’adesione al sistema RAPEX di informazione rapida sui prodotti non conformi , provvede a comunicare con tempestività il ritiro dal commercio o il sequestro di eventuali lotti di pigmenti non a norma attraverso questo sito .”

Prosegue Manzo:

“Il problema sorge quando capita che tatuatori improvvisati o abusivi, acquistino colori da canali online non ufficiali o da paesi EXTRACEE nei quali la normativa è molto meno stringente, mettendo a repentaglio la salute di chi si tatua.
Invitiamo sempre con forza a rivolgersi a studi di tatuaggio autorizzati che possano ridurre i rischi connessi alla pratica di tatuaggio anche a zero, come afferma il Ministero della Sanità con le linee guida del 1998: come sappiamo i maggiori problemi dati dai colori per tatuaggio sono dati dalle ammine aromatiche, dai metalli pesanti e dagli azocoloranti.”

Dal gennaio 2022, l’Unione Europea applicherà delle norme più stringenti per quanto riguarda i pigmenti per tatuaggi, dopo aver pubblicato il regolamento concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda le sostanze contenute negli inchiostri per tatuaggi e trucco semipermanente già il 14 dicembre 2020.

 

Il Regolamento in questione, il 2020/2081 UE,  prevede che le norme siano applicate dal 4 gennaio 2022, con una deroga in merito alle restrizioni sull’uso dei pigmenti VERDE e BLU al gennaio 2023.

L’Associazione Tatuatori.it dichiara nel meriyo:
“In relazione alle notizie più che allarmistiche, che alcuni organi di stampa hanno diffuso si fa presente che i pigmenti che non potranno essere importati, venduti, utilizzati, detenuti per il tatuaggio / trucco permanente sono solo quattro:
C.I. 77603 Pigment Yellow 34,
C.I. 77900 Pigment Yellow 157,
C.I. 77332 Pigment Black 25,
CI 77605 Pigment Red 104,
mentre per il Pigment Blu 15:3 (CI 74160) e per il Pigment Green 7 (CI 74260) la Commissione europea ha concesso alle aziende produttrici un ulteriore anno di tempo (4 gennaio 2023) affinché possano trovare delle molecole sostitutive.
Tutti gli altri pigmenti colori sono permessi con un limite di concentrazione, pertanto, i produttori sono obbligati a mettere sul mercato solo prodotti conformi ai nuovi standard.
I pigmenti con le precedenti concentrazioni possono essere utilizzati esclusivamente in area medica (es. ricostruzione del complesso areolare), praticamente a queste persone, che sono definite fragili, possono essere inserite nel derma quantità maggiori rispetto a soggetti cosiddetti sani.

Il Regolamento europeo N. 1907/2006 (REACH) concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche è stato modificato con l’integrazione di una nuova restrizione relativa agli inchiostri per tatuaggi e PMU per la cui proposta l’Istituto Superiore di Sanità, di concerto con il Ministero della Salute (Autorità Competente REACH), ha svolto un ruolo di primo piano. Secondo questa misura regolatoria, sono stati limitati l’utilizzo intenzionale o le concentrazioni di circa 4000 sostanze classificate come pericolose negli inchiostri (sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione, sostanze sensibilizzanti/corrosivi/irritanti per la pelle, sostanze irritanti/lesive per gli occhi, sostanze vietate nei prodotti cosmetici).

Relativamente all’esecuzione dei tatuaggi, in Italia sono abilitati ad effettuare tale pratica solo coloro che sono in possesso dell’attestato di frequenza di uno specifico corso di formazione regionale se previsti dalla regione di appartenenza e che operino nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari previsti dalle linee guida del Ministero della Salute.

In sostanza , dal gennaio 2022 sarà vietata l’immissione nel mercato e l’utilizzo di miscele contenenti elementi al di sopra di una soglia prestabilita che abbiano carattere di cancerogenicità, tossicità, sensibilizzazione cutanea, corrosione cutanea e lesione oculari, cosa che nei canali ufficiali e da parte dei professionisti del settore già avviene.
L’elenco delle sostanze ammesse e dei loro limiti è consultabile direttamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea,

Ma ad oggi si tatua in sicurezza?
Manzo:

Ciò non significa che in questo momento gli studi per tatuaggi autorizzati non siano in sicurezza, questo porterebbe alla loro chiusura e al divieto di esercizio o di utilizzo dei pigmenti: la volontà dell’Unione Europea è quella di mettere ancora più in sicurezza il settore e gli utenti.
I colori già in commercio sono atossici e sterili e con scheda tecnica e molte aziende si sono già preventivamente adeguate a quanto previsto.

 

E’ utile sottolineare come l’UE, già con le risoluzione ResAP 2003 e successivamente con la resAP 2008 avevano raccomandato una serie di disposizioni relative alla pratica di tatuaggio e alla composizione chimica dei pigmenti per tatuaggio , finalizzate a garantire che questi non siano nocivi per la salute e la sicurezza del pubblico.”

A seguito di queste risoluzioni, 7 stati UE hanno introdotto una normativa nazionale che disciplina la composizione chimica dlle miscele destinate alla pratica del tatuaggio (Belgio, Olanda, Spagna, Slovenia, Svezia, Francia e Germania).

L’Unione Europea ha quindi deciso che , al di là delle misure nazionali già in vigore, fosse necessaria un’azione a livello di UNIONE, attraverso un fascicolo a norma promosso da Agenzia, Italia, Danimarca e Norvegia.

l’Italia ha quindi dimostrato grande responsabilità ed attenzione in merito.

Il tutto volto anche ad evitare un possibile mosaico di norme nazionali e realizzare delle economie di scala per i produttori.

Senza addentrarci troppo in tecnicismi, a disposizione comunque dell’utenza nel link sopracitato,  vorremmo sottolineare la bontà delle decisioni dell’Assemblea, che per gli operatori ed il pubblico ha introdotto delle sostanziali modifiche , come segue:
I fornitori che immettono sul mercato miscele destinate alle pratiche di tatuaggio, dovranno indicare:

  1. la dicitura “MISCELA PER TATUAGGI O TRUCCO PERMANENTE”
  2. L’elenco degli ingredienti conformi alla nomenclatura delle denominazioni comuni degli ingredienti
  3. la dicitura “CONTIENE NICHEL, PUO’ PROVOCARE REAZIONI ALLERGICHE” se la miscela contiene nichel in quantità INFERIORE ai limiti stabiliti;
  4. la dicitura  CONTIENE CROMO, PUO’ PROVOCARE REAZIONI ALLERGICHE” se la miscela contiene cromo in quantità INFERIORE ai limiti stabiliti;
  5. Le istruzioni per l’uso sulla confezione

In aggiunta, un’altra garanzia di sicurezza per l’utente  è il fatto che l’utilizzatore a valle (operatore) condivide le responsabilità giuridiche del produttore/distributore nell’inosservanza del REACH.

Sottolineiamo che già da anni esistono in commercio pigmenti privi di Nichel e Cromo.
Uno dei problemi che si possono manifestare sottoponendosi ad un tatuaggio , sono proprio le allergie a nichel e/o cromo

Inoltre, si stabilisce che prima di utilizzare una miscela per tatuaggio , la persona che la utilizza deve fornire alla persona che si sottopone alla pratica le informazioni indicate sull’imballaggio o le istruzioni per l’uso a norma.

Conclude Manzo:
Ribadiamo che l’Unione Europea, e quindi l’Italia, negli studi professionali autorizzati ha da sempre mostrato grande attenzione all’utilizzo di pigmenti a norma, acquistati solo dal produttore o dai distributori ufficiali , per garantire la massima sicurezza agli utenti.

Sarà quindi possibile tatuarsi in sicurezza sia in bianco e nero che a colori.

Aggiornamento 4 gennaio 2022: ad oggi  nel nostro studio è  arrivato il PIGMENTO NERO a norma REACH 2022.

PER QUANTO RIGUARDA I PIGMENTI COLORATI,  non abbiamo informazioni di pigmenti certificati ed a norma presente sul mercato o negli studi per tatuaggi.
I pigmenti che avevamo acquistato in precedenza, sono stati da noi smaltiti con azienda autorizzata per lo smaltimento di rifiuti speciali, come sarà avvenuto in tutti gli studi secondo le normative territoriali vigenti.

 

Per informazioni potete contattarci QUI

 

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